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Padova - Venezia - Treviso - Bassano - Asolo - Possagno - Castelfranco Veneto


Padova
Padova dista 28 Km dal nostro bed & breakfast; è situata al centro della pianura Veneta e costituisce uno dei centri culturalmente ed economicamente più vivi e dinamici del Nord-est. Città di grandi tradizioni artistiche e culturali, Padova vanta insigni monumenti di grande interesse storico e artistico.
L'itinerario classico cittadino, che consente la visita in una sola giornata dei principali monumenti e luoghi di grande interesse, inizia da Piazza Eremitani dove si trovano la Cappella degli Scrovegni capolavoro di Giotto , i Musei Civici Eremitani e la Chiesa degli Eremitani . Si prosegue poi con Caffè Pedrocchi , l'Università il Bo', una delle più antiche d'Europa con il famoso cinquecentesco teatro Anatomico e la cattedra di Galileo Galilei, Palazzo della Ragione ,Piazza delle Erbe, della Frutta e dei Signori sedi di un pittoresco mercato quotidiano. In pochi minuti si raggiunge il Duomo con il prezioso Battistero custode di bellissimi affreschi di Giusto de' Menabuoi. Passeggiando lungo Via S.Francesco si incontra la tomba dell'eroe troiano Antenore , leggendario fondatore di Padova. Imboccando via del Santo si giunge alla Basilica di s.Antonio , tempio della fede e scrigno di opere d'arte d'ogni tempo, circondata da importanti monumenti quali la statua del Gattamelata di Donatello , l' Oratorio di S.Giorgio , i Musei Antoniani e la Scuola del Santo. A pochi passi s'incontra l' Orto Botanico , il più antico d'Europa fondato nel 1545, e poco oltre Prato della Valle, monumentale piazza ellittica, una delle più grandi d'Europa su cui si affaccia la Basilica di s.Giustina. Menù

Venezia
Facilmente raggiungibile in treno o in macchina da "Le Risaie". Città magica per eccellenza Venezia si presenta come un affascinante labirinto, un gioco di terra e di acqua da cui lasciarsi catturare per scoprirne gli eleganti palazzi e le imponenti chiese, il fascino del Canal Grande e del Ponte di Rialto, la ricchezza dei musei e lo splendore delle sue opere d'arte e i sapori della cucina della laguna. L'originalità a Venezia è l'essenza stessa della città, a partire dal suo impianto urbanistico che la rende unica al modo, con quell'intrigo di canali, calli e campielli, ponti che si inseguono e che la rendono misteriosa come un labirinto sospeso sull'acqua. Ed infine la sua storia gloriosa dei tempi della Repubblica della Serenissima, con i suoi fasti e le sue ricchezze che le conferiscono ancora oggi un aspetto altero e sontuoso.
Venezia che da sempre ha rappresentato una finestra aperta rispettivamente sull'oriente e sull'occidente, trae il suo fascino anche da quest'aspetto cosmopolita che ogni anno si rinnova grazie ad alcuni eventi di respiro internazionale che vi si svolgono. Primo fra tutti il Festival del Cinema, richiamo irresistibile per tutti gli appassionati del grande schermo, e poi la Biennale , fonte inesauribile del genio di giovani artisti.
Ma questa città, nata dalle leggi dell'uomo al di fuori delle leggi della natura, conserva anche un profondo spirito tradizionalista con le sue feste centenarie che legano a doppio nodo la città moderna al suo passato: dalla Regata Storica alla Festa della Sensa, dalla Festa del Redentore all'irresistibile Carnevale. Appuntamento che ancora una volta sottolinea l'originalità del capoluogo veneto che in quei giorni, ormai da secoli, risveglia il suo spirito trasgressivo e trasforma calli e campielli in palcoscenici dove si svolge lo spettacolo delle maschere, e d'improvviso la città vive calata in un'atmosfera da commedia goldoniana. Menù

Treviso
A 18 Km dal nostro piccolo podere sorge Treviso, una città che non si può non amare, una vera Afrodite che nasce dall' incrocio tra il Sile e il Botteniga in un dedalo di corsi d'acqua e scorci pittoreschi. Il fascino del centro storico ci invita a percorrerla senza fretta, ascoltando la musica dei passi sotto i portici deserti o nelle piazzette acciottolate, soprattutto quando nelle sere d'estate vi gioca la luna. I suoi affreschi, nelle chiese come sulle facciate di antichi palazzi, ribadiscono come in questa città l'arte sia presente nel quotidiano. Da Piazza dei Signori, la principale piazza della città con gli inconfondibili edifici medioevali si oltrepassa piazzetta Monte di Pietà per giungere in Piazza San Vito e da qui, cercando sul fondo della piazza il "ponte degli innamorati", si giunge nella famosa zona dei Buranelli. Tra bancarelle, viuzze e palazzi antichi - sulla sinistra la Casa dei Carraresi, splendido esempio di gotico veneziano - si raggiunge piazza San Leonardo e Ponte Sant'Agata da cui si scorge la ruota del vecchio mulino della Pescheria, in una cornice unica di palazzi affrescati. Quindi per Via dello Squero, il luogo dove venivano riparate le imbarcazioni nonché uno degli angoli più suggestivi della città, poi Ponte Dante in corrispondenza del quale il Sile si incrocia con il Cagnan Grande, uno dei rami del Botteniga (ne parlò lo stesso Dante nel canto IX del Paradiso). L'itinerario prosegue lungo la Riviera Garibaldi , poi Ponte Santa Margherita, quindi un tratto di passeggiata lungo Riviera Santa Margherita per concludere e trovare ristoro in mezzo al verde dei Giardini Sant'Andrea, contornati dalle alte mura cittadine. Menù

Bassano del Grappa
Negli eleganti locali del centro storico, tra un calice di buon vino e un prelibato assaggio, passeggiando tra le stradine del borgo medioevale e nelle piazze si respira un'atmosfera unica e inconfondibile. Adagiata sulle rive del fiume Brenta, dominata dal Grappa, il monte che ha legato il suo nome alla storia e alla Grande Guerra, Bassano può vantare una posizione geografica davvero felice. Storicamente, Bassano ha vissuto esperienze travagliate. Passata dalla dominazione vicentina a quella padovana e poi veneziana, la città visse attorno al 1400 un periodo di pace e di prosperità, che favorì lo sviluppo fiorente del commercio, dell'arte e della cultura. Tra il Quattrocento ed il Seicento, nacquero i pittori della dinastia Da Ponte, poi detta "Da Bassano", della cui scuola fu fondatore il celebre Jacopo. Ma fu durante la Prima Guerra Mondiale che Bassano ebbe fama eterna: centro di importanza strategica nell'economia bellica, vicina a quel monte Grappa teatro di cruente e determinanti battaglie contro gli invasori austriaci, la città si guadagnò quel nome di "Città degli Alpini" che per sempre ha legato indissolubilmente a sè. Una tradizione che si rinnova nel tempo, e che ha scelto il celebre Ponte Vecchio, detto anche il "Ponte degli Alpini", quale simbolo più alto dell'alpinità, sentimento molto radicato in tutti coloro che hanno vissuto quel periodo o che hanno indossato la mitica divisa e il caratteristico "cappello con la penna nera". Bassano è anche sinonimo di raffinatezza e di buon gusto. I suoi prodotti tipici sono famosi nel mondo, tra tutti la Grappa , frutto di una tradizione secolare tramandata nel tempo e l'Asparago bianco, che la leggenda vorrebbe essere stato introdotto da S.Antonio da Padova, che se ne servì per tenere buono l'allora temutissimo tiranno Ezzelino da Romano, uno dei più terribili personaggi della storia veneta. Menù

Asolo
Asolo, tanto amata da Giosuè Carducci che la chiamò "la Città dai cento orizzonti", è una splendida cittadina situata in posizione panoramica sui colli Asolani. La città anche se di origine paleoveneta, conobbe un grande sviluppo soprattutto in epoca romana, tanto che durante il VI secolo fu designata sede vescovile. Negli anni che seguirono, alla sua dominazione si alternarono le potenti famiglie degli Ezzelini, degli Scaligeri e dei Carraresi, fino a che nel XIV secolo la città venne sottomessa prima a Venezia, poi con la caduta della Serenissima, a Napoleone, e successivamente dal 1815, agli austriaci. Dal punto di vista architettonico Asolo conserva un suggestivo aspetto medioevale, raccolta entro le antiche mura e dominata dalla Rocca , ciclopica costruzione medievale in vetta al colle, a guardia dell'abitato. Altra testimonianza storica di grande importanza che si trova in una collinetta appena sopra la città, è il Castello della Regina Cornaro (che oggi ospita il Teatro Duse). Di questo Castello, di origine medievale, si possono ancora apprezzare chiaramente alcune porzioni di mura, la torre dell'orologio, la torre mozza e la sala delle udienze. Molto caratteristiche sono le vie affiancate dai portici ad arco gotico degli antichi palazzi e delle case, sulle cui facciate, coperte di affreschi si aprono svelte bifore e trifore ed armoniosi balconi. Di fondamentale importanza per completare la visita alla città è sicuramente una sosta in Piazza Garibaldi sede di una bella fontana del XVI secolo dai rilievi rinascimentali, ma soprattutto del Duomo di S. Maria Assunta. Continuando la nostra visita, all'angolo tra la Piazza e via Regina Cornaro si può trovare la Loggia del Capitano, chiamata anche Palazzo della Ragione, edificio risalente al XV secolo che dal 1878 ospita il Museo. Oltre che a opere del Canova, nella pinacoteca allestita nella struttura, potremmo trovare dipinti di Bernardo Strozzi, Bernardo Bellotto e Luca Giordano e preziosi cimeli appartenenti alla regina Caterina Cornaro ed a Eleonora Duse. Menù

Possagno

Questo piccolo paese adagiato tra i verdi colli della Pedemontana, divenne famoso per aver dato i natali al grande scultore Antonio Canova (1757-1822), che ricambiò "l'ospitalità" costruendo a sue spese un favoloso Tempio (dove è tuttora sepolto) e permette a Possagno di poter sfoggiare una fornitissima Gypsotheca: ricca raccolta di gessi, modelli e copie, bozzetti in terracotta, dipinti ed altre opere d'arte lasciate dall'artista alla comunità locale. Il Tempio di Canova, costruito tra il 1819 ed il 1830, è un edificio neoclassico che si appoggia su tre ampie gradinate. Il duplice colonnato dorico ricorda il Partenone e regge il frontone su cui è incisa la dedica dell'artista: "Deo opt max uni ac trino". Al suo interno la cupola è ornata da sette file concentriche di cassettoni aventi ciascuno un rosone dorato al centro. Entrando a sinistra, nella nicchia centrale è collocata la tomba del Canova con il suo autoritratto in marmo, mentre esattamente di fronte si potrà trovare il gruppo in bronzo della Pietà. Dalla porta del Tempio molto suggestiva è la visione dei colli Asolani, mentre da un suo lato una ripida Via Crucis adornata nei due lati da cipressi secolari, alternati da capitelli ornati con bassorilievi in gesso, conduce alla piccola Chiesa di S.Rocco. Qui vicino, nel centro di Possagno, è collocata anche la casa natale di Canova, con al suo interno una ricca pinacoteca contenente dipinti ad olio, disegni, incisioni, tempere e documenti dell'artista. Visitabili sono anche il suo studio ed una ricca sezione didattica. Situata dal 1836 adiacente alla casa, una visita alla Gypsotheca, contenente gessi, bozzetti e marmi, sarà interessante per comprendere la tecnica usata Canova per lavorare. Dallo schizzo del progetto l'artista solitamente costruiva la scultura in cera o in creta, su cui successivamente colava il gesso. Sulla scultura in gesso inseriva dei chiodi di riferimento per il compasso o il pantografo, questo permetteva a Canova di essere molto preciso nel rispetto delle proporzioni del bozzetto iniziale. Menù

Castelfranco Veneto
La zona è dominata dalla presenza di Castelfranco Veneto, storica cittadina medievale costruita intorno al 1195 dai trevigiani per proteggersi dalle incursioni dei padovani e vicentini. A Castelfranco si passeggia all'interno delle mura cittadine nell'antico borgo. Le tappe d'obbligo sono il Duomo del XVII sec. con all'interno la Pala di Castelfranco, capolavoro del Giorgione, quindi il Teatro Accademico (XVIII-XIX sec.) con il caratteristico stile illuministico e la secentesca Villa Revedin Bolasco con il romantico parco. Attrattiva unica dal punto di vista naturalistico ma anche storico-artistico è il fiume Sile che abbraccia le mura della città.Menù





Via Ramo, 57 S.Ambrogio di Trebaseleghe (Padova)
Tel. (+39) 049 9378217 oppure (+39) 049 9386779
Cell. (+39) 329 7324584 Fax (+39) 049 9386779
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